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domenica 7 giugno 2009

LETTURA SPIRITUALE DELLA PAROLA DI DIO

Il 7 Giugno si è tenuto un convegno biblico il cui tema centrale era la lettura spirituale della Parola di Dio. Un argomento teologico ma non solo. Un dibattito esegetico, ma non solo. Un incontro, innanzittutto, che a dato alla cinquantina di partecipanti la possibilità di confrontarsi con le proprie esperienze della Bibbia e con la vita del proprio prossimo.

Ma, prima di tutto, c'è da chiarire: cos'è la lettura spirituale?

Dopo gli interventi di don Tononi e di don Dalla Vecchia si è passati ad analizzare un passo del Vangelo di Matteo, quando il Maestro risorto li precede su un monte di Galilea e si fa rivedere dai suoi discepoli ma non viene riconosciuto.

Lo Spirito è come il vento, nel Vangelo di Giovanni e nel discorso di Gesù a Nicodemo (Gv 3). Invocare lo Spirito significa pregare, come nel giorno della Pentecoste (Atti ). Una lettura spirituale, quindi, viene ad essere una completezza, un metodo di ascolto puro della Parola, libero da risposte prempostate, da forzature, da giusticazioni.
E' significativo un esempio. messo in evidenza da don Patrizio Rota: una suora tentava a tutti i costi di giustificare il "come può avvenire tutto questo? non conosco uomo!" di Maria all'Angelo Gabriele. In fondo si tratta dell'incredulità della Madonna. Don Patrizio rispose: - Sorella, è sbagliata la traduzione! Il testo dice che Maria rispose "come avverrà questo, io non conosco uomo?" -. Il senso è completamente diverso.
Questo episodio ci fa capire chiaramente che bisogna avere anche una adeguata traduzione, e ci siamo detti che a volte, la CEI non nè ha avute molte di traduzioni letterali. Ha cercato la maggiore comprensione a scapito di una maggiore cura filologica. MA questo stravolge, a volte, il senso di interi discorsi.
Sapendo ciò ed amando le sfide impossibili in cui starò poco bene perché avrò fallito io ho risolto la questione della lettura spirituale della Bibbia: con l'aiuto di Dio sto leggendo il Vangelo di Giovanni in greco.

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