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domenica 20 dicembre 2009

LA CARNE, LO SPIRITO E LA LIBERTA' CRISTIANA

Galati 5,13 - 26; Paolo scrive la sua lunga lettera ad un popolo fedele, che gli ha offerto accoglienza e seguito, ragione. A loro impartisce suggerimenti, spiegazioni, illuminazioni di vario genere e grado. In questo passo, per esempio, tratta dei bisogni e dei voleri della carne e dello spirito. Ebbene, li crede opposti. O l'uno o l'altro ( e ricorda l'Aut aut ricordato da Kiekegaard).
Qui poi c'è anche il paradigma del teologo e del filologo.

A me, invece, incuriosisce il concetto paolino di libertà:
- Perché voi, fratelli, siete stati chiamati a libertà, soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni gli altri; -.
La libertà è la possibilità di scegliere tra Bene e male, tra Dio e i suoi nemici, tra vita e morte, tra tutto e niente. La libertà introdotta e portata da Cristo in eredità a tutti è una rivoluzione! E' la libertà l'adesione, il divenire cristiani è essere ognuno di noi Gesù Cristo. Amici, fratelli e liberatori gli uni degli altri.

Un primo approccio ad un bel passo di Paolo, lettere immortali perché lettere di cuore ... oh, pardon, di spirito!

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NUOVO CRISTIANESIMO

Chi crede in me, non crede in me ma in Colui che mi ha mandato; chi vede me, vede Colui che mi ha mandato (Gv,12, 44-45)
Il blog di analisi, discussione e confronto sulla tradizione, la storia e la filosofia cristiana. Per ritornare alle origini di un pensiero e di un'azione che hanno rivoluzionato il destino dell'umanità.